Salve! Come detto precedentemente il mio ostacolo è la timidezza. Sono figlia unica e questo secondo me contribuisce molto perché non ho nessuno con cui sfogarmi, raccontare le mie cose e confrontarmi. Adesso che sono grande avverto maggiormente questa mancanza perché comprendo di essere chiusa in me stessa e poco propensa verso il dialogo. Me ne rendo conto con i miei coetanei, sono poco socievole , ho difficoltà a raccontarmi. Vorrei fare tante cose ma la timidezza mi blocca. Sono una ragazza che parla poco e niente e mi si è creata una difficoltà nell’esporre le cose. In poche parole sono chiusa in me stessa. Da voi vorrei apprendere qualche modo per riuscire a dialogare serenamente, riuscire a socializzare con la gente perché è proprio questo che mi manca. Grazie a tutti voi, sempre!
Anonima, 18 anni
Cara Anonima,
purtroppo non esistono ricette pronte all’uso per contrastare le ansie, le paure, le difficoltà che la vita ci pone, ma si può iniziare a lavorarci, a trasformarle da punti di debolezza in punti di forza, oppure semplicemente imparare a conviverci. L’essere timida non è di per sè un difetto, tutte le persone hanno un carattere tipico, cosa diversa è essere isolati e starci male. Tutto dipende da come si sta con se stessi e ci sembra di capire che tu non sei felice.
Le persone timide cercano, come dici tu, di evitare tutte le situazioni che possono metterle al centro dell’attenzione, potrebbero sentirsi costantemente giudicate e spesso pensano di non sentirsi adeguate per cui hanno il terrore di sbagliare. Tutto questo ovviamente ha poi una ricaduta sull’autostima. Essere figlia unica forse ti ha abituata a questo senso di solitudine, ma non è detto invece che tu non abbia tutti gli strumenti per poter condividere anche con gli altri le tue emozioni.
Quello che potremmo suggerirti è di iniziare a prestare attenzione alla situazione che ti crea maggiormente ansia o inibizione e provare a darti maggiore fiducia. Del resto, i grandi cambiamenti nascono dalle piccole cose, passo per passo e, quando vedrai i primi successi, comincerai a prenderci gusto e a lanciarti verso gli altri.
Hai una grande sensibilità ma la consapevolezza di essere in un momento di disagio potrebbe essere la giusta motivazione per uscire dal guscio. Ti consigliamo, inoltre, per migliorare la tua autostima, di cimentarti in qualcosa che ti piace e che ti fa stare bene, come uno sport, una passione, un hobby, in modo da rafforzare l’idea che hai di te e sentirti più sicura.
Detto questo, resta il fatto che potrebbe non essere sufficiente fare questa sorta di “allenamento del pensiero” per migliorare la situazione, a volte ci sono vissuti così profondi che hanno bisogno di un grande ascolto e per questo potrebbe essere importante confrontarti con un esperto come uno psicologo. All’inizio spesso in molti pensano “allora ho davvero qualcosa che non va!” e invece è uno spazio molto importante perchè ci permette di conoscere bene tutte le nostre paure ma di rafforzare anche tutte le innumerevoli risorse che abbiamo e che invece spesso seppelliamo in cantina senza accorgercene. Se vai ancora a scuola potresti iniziare dallo sportello d’ascolto che spesso è presente tra le offerte scolastiche oppure puoi rivolgerti al Consultorio della tua città, dove potrai ricevere un aiuto in forma gratuita e nel rispetto della privacy. Lo psicologo saprà metterti a tuo agio e ti ascolterà senza giudicarti.
È importante affidarsi a qualcuno quando in adolescenza si attraversano queste fasi così faticose e frustranti.
In bocca al lupo.
Un caro saluto!